Istituito nel 1991 grazie alla scoperta, qualche anno prima, del lemure dorato del bambù (Hapalemur aureus, una specie a forte rischio di estinzione), il Parco Nazionale di Ranomafana si estende su una superficie di circa 40.000 ettari distribuiti tra colline di media altitudine (800-1200 m) ricoperte da foreste e attraversate da piccoli corsi d’acqua che si gettano nel fiume Namorona.

Oltre al lemure del bambù, il parco di Ranomafana è habitat di altre 11 specie di lemuri, tra cui alcuni molto rari e con gravi minacce di estinzione, come il lemure dal naso grigio (Prolemur simus), il maki lanoso (Avahi laniger), il sifaka di Milne-Edwards (Propithecus edwardsi), il lemure dal ventre rosso (Eulemur rubriventer) e l’aye-aye. Ranomafana ospita inoltre numerosi mammiferi, come tenrec, manguste e il fossa (Cryptoprocta ferox, simile a un piccolo puma, con abitudini notturne e difficile da avvistare) e più di 100 specie di uccelli, di cui molte endemiche come l’astore di Henst, le ghiandaie marine (Brachypteracias leptosomus e Atelornis crossleyi) e l’asite di velluto (Philepitta castanea). E ancora, oltre 90 specie di farfalle e numerosi anfibi e rettili, soprattutto camaleonti e gechi.

Al pari della fauna, il parco di Ranomafana presenta una flora altrettanto interessante. Della lussureggiante foresta pluviale primaria (cioè originaria) che un tempo ricopriva il territorio, sono rimasti solamente pochi lembi che richiedono buone gambe e parecchie ore di cammino per essere raggiunti. Nella più diffusa foresta secondaria (dove varie cause di disturbo hanno alterato la struttura originaria) potrete comunque osservare innumerevoli varietà di alberi (soprattutto delle famiglie delle Apocinacee, Euforbiacee e Rubiacee), piante epifite (in particolare orchidee dei generi Bulbophyllum e Eulophiella), palme, felci, piante da fiore (ad esempio la pervinca del Madagascar, utilizzata a scopi medicinali) e bambù spesso di dimensioni giganti. Nella stagione giusta potreste inoltre assaggiare le deliziose “ciliegie” malgasce, piccoli frutti di guava selvatica rossi e profumatissimi!

Il principale gruppo etnico che abita nella zona di Ranomafana è rappresentato dai Tanala (il popolo della foresta), conosciuti per la produzione di ottimo miele e per la pratica del tavy (una tecnica di agricoltura nomade).

Il parco offre diversi circuiti, di durata e difficoltà variabile, per escursioni diurne e notturne tra foreste, cascate e punti panoramici. Alcuni percorsi, ad esempio Vohiparara e Soarano, sono di vero e proprio trekking e richiedono più giornate. Come in tutti i Parchi del Madagascar, le escursioni devono essere necessariamente accompagnate da una guida.