Il Parco Nazionale Masoala è stato creato nel 1997 e la riserva speciale di Nosy Mangabe nel 1965. Entrambi fanno parte del grande complesso ecoturistico Masoala.
Si narra che questa parte del Madagascar ha accolto con favore le prime tribù arrivate sulla grande isola. Poi, nel corso dei secoli XV e XVI, mercanti di schiavi resero Nosy Mangabe un luogo di sosta per i loro traffici in Asia o in Europa.
I Betsimisaraka sono il gruppo etnico dominante nella regione. A Maroantsetra, la popolazione si autodefinisce “Antimaroa”. I costumi e le usanze tradizionali sono quelli Betsimisaraka
Il Parco di Masoala è in realtà un complesso di aree di 240.520 ettari.
Si compone di quattro parcelle terrestri e tre marine.
E’ uno dei sei parchi nazionali in Madagascar orientale tra i siti del patrimonio mondiale naturale nelle foreste del Atsinanana. Il complesso Masoala formato dal parco e dalla riserva speciale di Nosy Mangabe è la più grande area protetta in Madagascar. Ci sono ampie zone di foresta primaria o rocciose, barriere coralline, aree umide e strisce di mangrovie forestali strette.Dal punto di vista naturalistico Masoala figura tra le regioni piu’ ricche in biodiversità.
Ci si trovano il 50% delle specie di piante del Madagascar e piu del 50% di specie di mammiferi, uccelli, anfibi e rettili.

Fauna
Nel parco sono state identificate 102 specie di uccelli di cui il 60% sono endemiche.
Delle 10 specie di lemuri del parco, 4 appartengono alla categoria dei primati più minacciati nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).
Masoala è l’unica località in cui è stata osservata la mangusta Salanoia concolor o Salanoia concolor dal 1970.
Questa specie è la meno conosciuta dei carnivori malgasci.

Flora
Più di 600 specie di piante, tra cui sette specie di mangrovie, 99 specie di alghe marine, una cinquantina di specie di palme sono elencate.
Inoltre sono presenti altre specie interessanti come la pianta carnivora Nepenthes masoalensis .
Con l’eccezione di palme, felci, e alcune specie di alghe, l’inventario sistematico e filogenetico resta ancora tutto da scoprire.