La raccolta dei dati per la seconda edizione dell’High Frequency Household Telephone Survey (EHFTM) è stata effettuata dal 5 al 20 agosto con un campione composto da 1.580 famiglie distribuite in tutto il Paese.

Come promemoria, l’obiettivo di questa serie di indagini è monitorare l’evoluzione degli indicatori per misurare l’impatto dell’epidemia di COVID-19 sulle condizioni di vita delle famiglie. Al fine di rispettare le misure di allontanamento sociale richieste durante questo periodo, si ritiene che l’indagine sia impostata secondo l’approccio CATI ed è stata effettuata tramite intervista telefonica.

Il governo dovrebbe comunicare di più sull’utilizzo dei fondi destinati alla risposta al Covid-19, chiedono ad esempio le famiglie che hanno partecipato alla 2 a ondata dell’EHFTM.

Per quanto riguarda la ripresa delle attività economiche e quindi il ritorno al lavoro, permane un senso di incertezza tra i lavoratori che hanno perso il lavoro. Più di un terzo non è del tutto sicuro di tornare al lavoro nel prossimo futuro. Pertanto, la vera sfida per il Madagascar è garantire la ripresa economica ponendo fine al lock down, secondo i risultati della seconda edizione dell’High Frequency Household Telephone Survey (EHFTM).

Per il settore turistico in particolare, il fatturato è diminuito dell’83%. Questo settore, importante fornitore di valuta estera, dovrà beneficiare della riapertura delle frontiere. I dipendenti dei settori ricreativo, artistico e dell’intrattenimento sono i più colpiti dalla perdita di posti di lavoro a causa della pandemia Covid-19.

Si registra una diminuzione del tasso di perdita del lavoro, dal 13% al 6%, per i lavori del settore formale. Il settore formale rimane il più esposto alla crisi sanitaria che colpisce il Madagascar. D’altra parte, quattro posti di lavoro su cento sono stati persi a causa del coronavirus durante il periodo trattato.

Durante la raccolta dei dati relativi alla 2 a ondata dell’EHFTM è stato notato che le restrizioni al movimento sono talvolta incompatibili con l’esercizio delle attività di sopravvivenza. La percentuale di famiglie non soddisfatte delle misure adottate dal governo è aumentata del 15% dal primo sondaggio.

Inoltre, è richiesta una distribuzione più equa degli aiuti nelle diverse regioni e anche all’interno della stessa comunità. Un migliore targeting potrebbe portare a questo aiuto a beneficio dei più bisognosi, dicono le famiglie.